Il Signore è vicino!
Con il tempo di Avvento che ci prepara al Natale del Signore, siamo entrati nel nuovo
Anno Liturgico. Così come l'anno civile regola la nostra vita umana e sociale, scandita
dalle quattro stagioni, così la liturgia, con i suoi tempi di Avvento, Natale, Quaresima,
Pasqua e Tempo Ordinario, nutre la vita spirituale e accompagna il cammino di fede del
singolo fedele e dell’intera comunità cristiana, attraverso le celebrazioni della Parola di Dio
e dei sacramenti. In questo modo, la vita spirituale si rinsalda nella fede in Cristo che è
venuto nel mondo ed è morto e risorto per noi, si rafforza nella speranza che fa procedere
verso cieli nuovi e terra nuova, dove ci attende il Padre, e cresce nella carità che
continuamente viene riversata in noi dallo Spirito che abita nei nostri cuori.
La Chiesa, che è Corpo stesso (mistico) di Cristo, quando dice con insistenza che in
questo tempo di Avvento il Signore è vicino, ne proclama non solo la sua presenza, ma
ancora di più la sua vicinanza. Essa ci invita, con la sollecitudine di una mamma, a
rispondere con l’espressione: Maranatha, vieni Signore!
La liturgia, in ogni sua azione, attua la vicinanza del Signore, ne proclama la lode ed
invoca la sua venuta. Nella celebrazione eucaristica, la vicinanza si fa incontro di
comunione che anticipa e prepara alla comunione piena che sarà nel banchetto celeste.
Il Signore che si fa vicino, indica che è la sua iniziativa che precede la nostra, perché Egli
ci ha amati per primo, poiché noi non possiamo avvicinarci a Lui, sia perché creature e
ancora di più perché peccatori. Egli, nel farsi vicino, rivela la sua grandezza con l’umiltà e
la sua onnipotenza con la grazia del perdono. Ecco che la sua vicinanza rimane discreta e
non invadente, si fa proposta ma non costringe. A volte questo suo modo umile e discreto
di essere presente e farsi vicino, ci provoca scandalo, soprattutto quando percepiamo il
dilagare del male attraverso le guerre che prosperano, la prepotenza e l'arroganza che
minacciano la convivenza civile, le ingiustizie e la prepotenza che accentrano divisioni e
creano contrapposizioni… quando percepiamo che la vita è in balia del male perpetrato
dalla cattiveria degli uomini, col proliferare delle guerre che provocano vittime, distruzione
e macerie e il maligno che sembra farla da padrone…
Eppure il Signore è sempre vicino ad ogni sofferente: in ogni circostanza, in ogni luogo e
in qualsiasi situazione. Ovunque c’è una persona e chiunque essa sia, ovunque c’è una
creatura, lì è vicino il Vivente, per soccorrere la vita, per ridare vita e per curare la vita.
L'incontro con Lui, con il Vivente, fa sì che quanti vi hanno attinto del bene per la loro vita,
si muovano per andare a fare lo stesso. L’unico modo per esprimere a Lui gratitudine, sarà
impegnarsi a fare lo stesso, donando gratuitamente, stando vicino e accanto ad ogni vita
ferita o in qualsiasi modo sofferente, sapendo che questo è l'unico Suo desiderio, poiché
considera fatto a Lui quanto fatto ad uno dei suoi fratelli più piccoli.
Il Signore è vicino e la Chiesa, con la sua azione liturgica, fa memoria della Sua nascita e
celebra il Dio con noi, l'Emmanuele, ne annuncia la morte e celebra il Dio per noi, ne
proclama la resurrezione e celebra il Dio in noi, rendendo gloria a Colui che è Creatore e
Padre, al Figlio Gesù, Salvatore e Redentore, allo Spirito Santo vivificatore e santificatore,
attendendo con tutte le creature di glorificarlo nella liturgia celeste.
Auguri di buon Natale e di un sereno anno nuovo.