Festa degli immigrati 2025

La parrocchia San Demetrio e l’Azione Cattolica di Mosorrofa hanno organizzano un momento di condivisione con gli immigrati che vivono nel territorio del borgo collinare di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa. Come negli anni passati, siamo alla terza edizione, l’evento è collegato con la proposta che arriva dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica nazionale in concomitanza con la festività di San Giuseppe Artigiano. Lo slogan di quest’anno “Di porta in porta. San Giuseppe padre di accoglienza”.

La festa che si è svolta in Via Strapunti Mosorrofa RC il 21 marzo 2025 dalle ore 19.00 nel salone parrocchiale Antonino Caridi ha visto una larga partecipazione, oltre 80 le presenze tra le quali 16 immigrati. Un grazie sentito agli orchestrali Gino Brigandì e Demetrio Russo che hanno impreziosito la serata con le loro musiche ad accompagnare i novelli cantanti: Nicolò Demetrio (U Spyker), Jenny Schiavone, Marisa Cogoni, Domenico Crea (Turri Turri), Felicia Russo, Franco De Benedetto e Pasquale Andidero.

Una serata all’insegna del divertimento. È stato molto bello vedere la complicità che ormai si è creata tra immigrati e indigeni. Tra canti, balli, degustazioni e soprattutto tanta, tanta allegria si è dato spazio anche a serie riflessioni sull’accoglienza. Mosorrofa è un paese accogliente e lo ha sempre dimostrato nei confronti di chiunque, a qualsiasi titolo e indipendentemente se per lungo o breve tempo si trovi a vivere in questo borgo che mantiene ancora le caratteristiche di paese. Si è richiamata l’accoglienza dei migranti al porto di RC sottolineando che quelli che sbarcano dalla nave, indipendentemente da dove arrivano e perché si sono messi in viaggio, sono comunque delle persone, dei fratelli e vanno accolti come tali. È quello che fa la Caritas e i volontari che operano al porto.

Ha condotto la serata Pasquale Andidero. Molto toccante è stato l’intervento di don Mimmo Labella, parroco di Mosorrofa, che ha sottolineato le caratteristiche di apertura e accoglienza della sua comunità, sempre pronta a spendersi per chi vede nel bisogno. Il nostro slogan di quest’anno è stato: “Per accogliere ed essere accolti” ed abbiamo voluto legare l’accoglienza che noi diamo agli immigrati con la richiesta di accoglienza che i nostri emigranti portano con loro nei luoghi dove si trasferiscono.

L’immagine della locandina che rappresenta San Giuseppe nel suo lavoro di falegname è opera del maestro Cosimo Allera, scultore contemporaneo nativo di Gioia Tauro dove tuttora vive. Un artista che associa al suo essere un imprenditore che opera nel porto di Gioia Tauro una grande carica di umanità e accoglienza verso tutti.

Alla buona riuscita della festa hanno contribuito i tanti immigrati che risiedono nel nostro territorio che hanno partecipato cantando e ballando; i tanti mosorrofani che con la loro presenza e il loro coinvolgimento hanno espresso ancora una volta la loro fratellanza e bontà d’animo.

Un grazie speciale va al gruppo adulti di Azione Cattolica per il servizio che ha reso sistemando la sala e servendo le persone con la giusta attenzione per far sì che tutti potessero godere al meglio questi momenti di gioia.